Chirurgia dell’orecchio e della sordità

Otite mucopurulenta cronica
Il Dott. Giovanni Danesi è uno specialista in otite cronica. Questa patologia si manifesta con una perforazione della membrana timpanica di varia grandezza, con secrezione cronica di mucopus soprattutto nelle fasi di riacutizzazione.

L’otite cronica semplice può comportare anche il danneggiamento della catena ossiculare,soprattutto nei casi di lunga durata e conseguente sordità.

La malattia è presente sia nel bambino che nell’adulto. La perforazione della membrana timpanica mantiene lo stato di “cronicita’”della malattia e porta nel tempo a forme di compromissione funzionale progressivamente maggiori, oltre al fatto che rappresenta di per sè un focolaio di infezione cronica mai spento definitivamente.

La terapia chirugica rappresenta la soluzione di prima istanza e consiste nella chiusura della perforazione con materiale autologo, cioè proveniente dal paziente stesso (fascia, cartilagine).

L’intervento presso la nostra Unità Operativa viene eseguito in regime di Day Surgery (una notte di degenza) in Anestesia locale per gli adulti (salvo controindicazioni) e in Generale per i bambini.

Il paziente viene dimesso il giorno successivo l’intervento ed esegue il primo controllo postoperatorio dopo circa un mese.

I risultati della chirurgia per guarire l’otite cronica sono brillanti sia in età pediatrica (vengono operati bambini a partire dai 3 anni) che nell’adulto con una percentuale di successo in più del 90% dei casi.

Otite colesteatomatosa

L’otite colesteatomatosa rappresenta una patologia insidiosa che deve necessariamente essere trattata con microchirurgia.

La definizione di “pelle nel posto sbagliato” è la più semplice poichè il colestetaoma si comporta come una formazione cistica epidermica che erode progressivamente le strutture ossee dell’orecchio medio e della mastoide, con distruzione di uno o più elementi della catena ossiculare, secrezione purulenta dal condotto uditivo esterno e sordità.

L’intervento per otite colesteatomatosa è quello di Timpanoplastica in unico tempo o in due tempi, in regime di Day Surgery. La Timpanoplastica viene eseguita in Anestesia generale.

La percentuale di recidiva della malattia a distanza di 10 anni dall’intervento è nella casistica personale di circa il 9%.

Timpanoplastica

TPL Aperta – Timpanoplastica

Otosclerosi

L’Otosclerosi è una malattia genetica ereditaria che si manifesta in ambito familiare con sordità progressiva nella maggior parte dei casi in entrambi gli orecchi. Nel 5% dei casi la patologia è monolaterale.

La malattia è caratterizzata da sordità trasmissiva, ronzio e la diagnosi è in genere strumentale mediante esame audiometrico e impedenzometrico.

L’Otosclerosi ha 4 stadi di malattia andando dallo stadio 1 con sordità moderata e funzione cocleare integra allo stadio 4 con sordità grave profonda e funzione cocleare compromessa.

La chirurgia è la terapia di elezione perchè pur non curando la malattia è la sola in grado di offrire un recupero pressochè totale dell’udito perduto.

L’intervento di stapedotomia viene eseguito in anestesia locale e il foro platinare necessario al posizionamento del pistone, eseguito con microdrill o laser a diodi a seconda dei casi.

L’intervento per otosclerosi anche in questo caso è eseguito in regime di Day Surgery con primo controllo postoperatorio dopo 8 giorni. Il primo esame audiometrico a verifica del recupero uditivo è eseguito a un mese dall’intervento.

Nella casistica personale di più di 1500 casi la pecentuale di successo è circa il 90%. La chirurgia di revisione è eseguita in circa 5 casi/anno.

Prof.Dott.Giovanni Danesi ospite a “Sabato e Domenica” rai1


 

Stapedotomia Laser – Otosclerosi


 

Stapedotomia dx con facciale procidente


 

Stapedotomia sx con arteria stapediale persistente


 

Stapedotomia in otosclerosi obliterativa


 

Ricostruzione della catena ossiculare
Impianto cocleare

L’Impianto cocleare o orecchio bionico è una soluzione di avanguardia per restituire udito a coloro che sono affetti da sordità profonda.
La sordità profonda non è trattabile con le normali protesi convenzionali che non sono in grado di dare una percezione uditiva soddisfacente al soggetto. Pertanto è necessario affrontare il problema con una tecnologia avanzata che consenta di “saltare” l’organo uditivo o coclea malato con una stimolazione diretta del nervo acustico e convogliare i suoni così elaborati alle aree uditive cerebrali.
Il Centro Impianti Cocleari di Bergamo è un Centro di riferimento regionale di III livello per l’intervento impianto cocleare e il trattamento delle Sordità profonde. Siamo in grado di affrontare il problema sordità profonda dallo screening neonatale, alla diagnosi e al profilo genetico fino alla terapia chirurgica con impianto di protesi cocleare.
Inoltre disponiamo di una Unità di Riabilitazione uditiva che si occupa di tutto il cammino successivo all’ intervento dedicato ai pazienti che necessitano di Logopedia.
Il Centro impianta 25 protesi/anno e si propone con standard di alta efficienza dopo 200 impianti eseguiti dal Direttore.
L’intervento per impianto cocleare viene eseguito in Anestesia generale e ha una durata di circa 30 minuti.
Il paziente viene dimesso il giorno successivo e l’impianto viene attivato dal team di ingegneri dopo 1 mese.

Impianto cocleare


Chirurgia della base cranica

Neurinoma dell’acustico

Il neurinoma dell’acustico o Schwannoma è un tumore benigno che nasce dalla componente vestibolare del nervo VIII o nervo acustico.

L’incidenza del neurinoma è di 1 caso/200.000 abitanti. I sintomi classici di allarme sono un ronzio persistente e una perdita uditiva monolaterale di tipo neurosensoriale. Vi sono anche casi in cui l’udito, nonostante la presenza di un piccolo neurinoma, sia perfettamente efficiente e conservato.

Il 2% circa dei neurinomi può manifestarsi all’esordio con una sordità improvvisa.

Il neurinoma sporadico o monolaterale può essere trattato con approcci diversi: attesa e controllo con ripetizione di Risonanza magnetica, chirurgia o radioterapia stereotassica. Il paziente viene informato e con esso viene accuratamente discusso il caso nella fase di Counseling in modo che tutte le informazioni disponibili siano comprese circa le possibili strategie da adottare.

Presso il nostro Centro eseguiamo l ’operazione per neurinoma dell’acustico per via Translabirintica in tutti i casi, tranne in coloro che desiderano tentare una conservazione dell’udito. In questo caso il neurinoma viene approcciato per via Retrosigmoidea con monitoraggio diretto del nervo acustico.

La degenza postoperatoria varia da 5 a 7 giorni.

Sono stati operati personalmente 680 casi.

In osservazione 310 casi.

Neurinoma Via translabirintica 1


Neurinoma Via translabirintica 2


Via retrosigmoidea Neurinoma Acustico Conservazione dell’udito


Meningioma

Il meningioma della fossa cranica posteriore e la sua estensione sopratentoriale, è una lesione benigna nella maggioranza dei casi.

I meningiomi hanno la caratteristica di coinvolgere vasi e nervi cranici con atteggiamento invasivo, avvolgendoli e rendendone complessa a volte la loro dissezione in modo da preservarne la struttura.

L’intervento per meningioma prevede una notevole variabilità negli approcci e nelle strategie terapeutiche. Noi previlegiamo le vie di accesso Transpetrose, variamente combinate tra loro.

I principali vantaggi di esse stanno nella possibilità di: 1. avere una ampia via di accesso con agevole corridoio chirurgico;
2. consentire al chirurgo di effettuare un lavoro con posizione laterale ai nervi cranici e non tra essi;
3. avere uno spazio adeguato ottenuto a spese dell’osso e non creato a spese di pesanti e prolungate retrazioni di cervello e cervelletto;
4. notevole diminuzione delle complicanze e quindi possibilità di raggiungere una asportazione radicale senza lasciare residui della patologia.

In caso di estensione della lesione del meningioma a livello sopratentoriale, la sezione del tentorio per via laterale consente l’accesso alle zone della cisterna interpenducolare e al mesencefalo senza retrazioni del lobo temporale e un controllo adeguato dei vasi della circolazione cerebrale posteriore. Inoltre la combinazione di queste vie di accesso permette una varietà di soluzioni atte a controllare queste lesioni in modo ottimale.
La strategie terapeutica nel trattamento dei meningiomi viene condivisa con il paziente nella fase di informazione e counseling, ove vengono descritte tutte le possibili alternative atte a preservare le principali funzioni neurologiche.

Meningioma petroclivale


Meningioma Petroclivale via Transcocleare


Meningioma fossa cranica posteriore.
Via Translabirintica-transapicale.


Meningioma fossa cranica posteriore.
Via Retrolabirintica.


Right temporal meningioma.
Middle cranial fossa approach.


Tentorial meningioma.
Combined Retrolabyrinthine Sub temporal Transtentorial approach.


Posterior fossa meningioma.
Translabyrinthine transapical approach.


Paraganglioma

Il paraganglioma dell’osso temporale è un tumore benigno di tipo vascolare che origina dai paragangli, strutture variamente dislocate in varie parti del corpo.

A livello dell’osso temporale essi vengono classificati in 3 classi: CLASSE A: paragangliomi timpanici, localizzati nella cassa del timpano; CLASSE B: localizzati nella cassa del timpano con invasione secondaria dell’attico e della mastoide; CLASSE C: La classe C è la più importante per le implicazioni diagnostiche e terapeutiche e viene a sua volta suddivisa in sottoclassi C1- C2- C3 – C4 a seconda del grado di interessamento delle strutture neurovascolari dell’ osso temporale e in particolare dell’ arteria carotide interna. CLASSE D: è in genere associata alla classe C e individua la componente tumorale a localizzazione intracranica extradurale (De) o intradurale (Di).

La terapia per paragangliomi di tipo A e B è chirurgica, per quelli di classe C le implicazioni terapeutiche devono essere valutate attentamente con il paziente in modo da attuare la migliore terapia con la più bassa incidenza di complicanze.

Nella Unità Operativa ORL viene attuato un protocollo speciale per i paragangliomi di tipo C che viene condiviso con il paziente nella fase di Counseling onde poter individuare il trattamento specifico più funzionale posssibile nell’ottica di un mantenimento ottimale della qualità di vita.

Di seguito nella presentazione viene esposto il nostro protocollo di trattamento.

› 2005 Bergamo Protocol

Video Paraganglioma Tipo A


Cordoma e Condrosarcoma
Tavola Rotonda: Cordomi


Epidermoide
Colesteatoma della rocca
Colesteatoma della rocca sovralabirintico. Via Transpetrosa.


Colesteatoma della Rocca. Via Translabirintica.


Epidermoide apice petroso. Via Infratemporale tipo B.


Neurinoma dei nervi misti
Neurinoma del nervo facciale
Chirurgia oncologica cervico-facciale

Neurinoma nervo facciale. Ricostruzione con innesto neurale.


Neurinoma nervo facciale dx ricostruzione con innesto neurale.


Granuloma colesterinico
Granuloma colesterinico apice petroso.
Fossa cranica media.


Petrous apex Cholesterol Granuloma.
Combined Retrolabyrinthine Subtemporal approach.


Tumori dello spazio parafaringeo
Angiofibroma

Chirurgia oncologica

Carcinoma del temporale
Tumori maligni delle ghiandole salivari
Chirurgia oncologica della testa e del collo

Chirurgia endoscopica

Tumori maligni dei seni paranasali
Tumori della base cranica anteriore
Papilloma invertito
Angiofibroma
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